giovedì 5 settembre 2013

Recensione 7#: L'uomo che vorrei .

E anche quest'estate è finita, purtroppo!
Chiedo scusa per l'assenza ma essendo stata impegnata con gli esami di riparazione a scuola non ho avuto tempo di recensire l'ultimo libro da me letto. Ma appena tornata e concluso il tutto, mi rimbocco le maniche e torno a lavoro!
Titolo: L'uomo che vorrei.
Autrice: Kerstin Gier.
Editore: Corbaccio.
Pagine: 246.
Prezzo: 14.90 €.

Kati è serena con Felix, ma dopo cinque anni di matrimonio incomincia a subentrare quel trantran che ti fa chiedere: «Sarà veramente una bella idea quella di invecchiare insieme?» E quando conosce Mathias e se ne invaghisce, al punto di pensare a una relazione extraconiugale, la sua vita diventa parecchio più complicata. In particolare, quando scivola in stazione e cade sui binari, finendo in ospedale in coma e risvegliandosi… cinque anni prima, esattamente il giorno in cui avrebbe dovuto conoscere il suo futuro marito.
Kati a questo punto pensa di avere una seconda chance e decide di giocare il per tutto per dare una nuova impronta alla sua vita. Questa volta farà la scelta giusta…
Un libro romantico e sorprendente sul grande amore e sui piccoli casi fortuiti della vita. E su quanto sia imprevedibile il corso del destino…
Recensione.
So che questo romanzo non è stato il primo della Gier e so che gli altri, o meglio la trilogia, è piaciuta; io non avendo letto quest’ultima mi trovo in una posizione abbastanza scomoda, nel senso che non so come abbia scritto gli altri tre libri. Su questo però non ho dubbi; mi spiace ma a me veramente non è piaciuto. Ci sono vari punti sui quali voglio precisare un paio di cose che mi hanno portata a pensare e scegliere la mia opinione

1. Il racconto.
Dunque: la storia riguarda una seconda possibilità data da parte del destino alla protagonista Brett affinché lei riesca a trovare il suo Vero amore. A mio parere già lo svolgersi della storia non ha un vero e proprio senso, cioè: lei inizialmente non è convinta che l’uomo sposato sia quello giusto con cui invecchiare, ragion per cui si invaghisce di un secondo, Mathias, incontrato ad un congresso di lavoro. Dopo una vicenda particolare –della quale non vi dico nulla altrimenti rovinerei le vostre aspettative e curiosità! – la giovane donna si ritrova catapultata di cinque anni addietro con una seconda chance per cambiare le cose, cosa che alla fine non accade! Bah!
Domanda –piuttosto naturale e comprensibile direi- : come, perché e chi le da questa possibilità? Magari sono io che sono un po’ troppo obbiettiva e materialista, ma sinceramente la questione non viene affrontata per niente, anzi; attraverso alcune riflessioni dei personaggi viene dato il merito al destino ma niente viene precisato per davvero.

2. Lo stile.
L’ho trovato molto… infantile non è il termine adatto, ma comunque non adatto ad una scrittrice –sempre a parer mio eh!- che ha già avuto esperienza. Non dico che sarebbe dovuto essere ‘La divina commedia’ ma nemmeno uno stile da ragazza, perché sinceramente leggendolo non sembra sia stato scritto da una donna matura, della sua età ma più da una giovane, alle prime armi.
Sarà che ho letto libri dove comunque lo stile sì è semplice, ma in ogni caso la narrazione e il lessico sono appropriati al/alla scrittore/scrittrice stesso/a. Cosa che qui ho visto mancare!

3. La copertina.
Mi spiace ma io ci tengo a quelle! Credo che comunque la copertina deve essere un trafiletto del libro, deve già accennare qualcosa del racconto. Che so!
Qui poteva essere usata una figura in cui fosse rappresentata una giovane donna davanti ad un bivio ai cui estremi vi erano due uomini. Oppure qualcosa di simile! Insomma, che centrasse con la storia!
Quindi mi spieghi, chi l’ha letto ovviamente, che cosa possa centrare la mano di una donna che chinata verso i suoi piedi  si allaccia un sexy paio di scarpe col tacco.
Chiunque sia in grado di rispondermi mi farebbe un favore.

4. Conclusione.
Alla fine del libro si trovano due lettere, una da parte di Felix, il marito e una da parte di Mathias, lo pseudo amante.
Racconta di ciò che accade cinque anni dopo: Brett rimane incinta ed entrambi descrivono i loro pensieri riguardo la stessa protagonista e la vicenda amorosa accaduta fra i tre.
Trovo che come finale non sia un granché, avrei preferito sentire anche una versione di Lei, dove avrebbe potuto raccontare se era soddisfatta o meno di come alla fine le cose fossero andate.


Beh avete visto che non ho fatto altro che criticare questo libro e, ad essere sincera, credo sia uno di quelli che mi è piaciuto meno, uno dei peggiori. Addirittura sono arrivata a numerare le faccende non chiare o trovate pessime.
Non lo consiglierei, quindi, per tutte le varie e numerose ragioni sopra elencate.

E voi invece che ne pensate? Lo avete letto e vi è piaciuto? O siete più dalla mia negativa parte?
Aspetto opinioni da prendere in considerazione!


Voto: 3/10.



Crystal.

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