E rieccomi qui,
miei cari lettori! So che è da tanto che
non postavo una recensione ma essendo la sola capace al momento di leggere
libri -causa impegni non previsti! - sto cercando di incastrare il tutto con la
scuola e i problemi di salute avuti. Almeno il fatto di essere stata due
settimane in ospedale mi ha permesso di finire -FINALMENTE!- questo libro.
Ma
bando alle ciance, ecco la recensione!
Titolo: Sarà perché ti amo.
Autrice: Niamh Greene.
Editore: Newton Compton Editori.
Editore: Newton Compton Editori.
Pagine: 379.
Prezzo: 9.90 €.
E se un evento banale come la perdita di un telefono potesse cambiare una vita? Frankie Rowley è una donna in carriera, un’agente letteraria completamente dedicata al suo lavoro. Ha una relazione segreta con un collega ma il suo rapporto più stabile – come tutta la famiglia le rimprovera – è quello con il suo cellulare. Proprio per questo, quando durante il viaggio in aereo per San Francisco smarrisce il prezioso oggetto, si sente persa.
Prezzo: 9.90 €.
E se un evento banale come la perdita di un telefono potesse cambiare una vita? Frankie Rowley è una donna in carriera, un’agente letteraria completamente dedicata al suo lavoro. Ha una relazione segreta con un collega ma il suo rapporto più stabile – come tutta la famiglia le rimprovera – è quello con il suo cellulare. Proprio per questo, quando durante il viaggio in aereo per San Francisco smarrisce il prezioso oggetto, si sente persa.
Un telefono preso a noleggio non è certo la stessa cosa:
soprattutto quando sul display cominciano ad apparire strani messaggi,
indirizzati a una ragazza di nome Aimee. Quando gli SMS diventano davvero
insistenti e il loro contenuto così intimo, Frankie, piuttosto seccata, sarà
costretta a incontrare John, il fratello di Aimee. E senza volerlo si troverà
coinvolta in una questione familiare molto complicata da gestire. Chi è Aimee e
che cosa vogliono tutto da Frankie? Forse il destino, in cui lei non ha mai
creduto, ha in serbo qualche sorpresa…
Recensione.
Premetto subito dicendo che non appena ho letto il titolo di
questo libro, essendo una romanticona DOC, la mia reazione è stata ‘OH-MIO-DIO!
Devo avere quel libro!’ ed ecco come è arrivato alle mie mani – ho mia sorella
come testimone!
Come ho già furiosamente esplicitato nelle altre recensioni, una
cosa con cui sono assolutissimamente fissata sono le copertine e quando non
trovo un nesso tra questa e la storia letta… mi innervosisco. Non chiedetemi
perché, mi irrito assai e punto.
Cioè… se pubblichi una storia tanto vale rappresentarla anche
nella copertina, no? E’ qualcosa di sensato, almeno a parer mio! Voi che dite?
…
Tralasciando la mia opinione descritta a fine catartico e aspettando vostre opinioni per discuterne magari assieme, riprendo con l’analisi del libro.
Come modo di scrivere è semplice, chiaro, arriva dritta al punto
in poche parole e in certi casi è meglio, lo preferisco io almeno. Tanti giri
di parole non servono se non per intrattenere, ma la maggior parte delle volte
confondono per lo più, ragion per cui preferisco tale stile.
Per la storia invece, ho avuto qualche problema. Non a
comprenderla, ma quanto più a cercare di capire cosa centrassero certi elementi
con il filone del racconto. Per esempio, durante il viaggio di andata la
protagonista conosce una ragazza tutto pepe, fidata credente del destino, con
cui fa amicizia. Alla fine prenderà parte anche lei in qualche modo alla vita
di Frankie, ma non in maniera diretta – so che è spiegata male, ma se ve lo
dicessi rovinerei una delle poche sorprese che ci riserva il romanzo!- .
Oppure ancora non mi è piaciuto molto il fatto che un torto
abbastanza, anzi oserei dire molto, grave quanto quello commesso da Frankie nei
confronti di John e sua madre possa essere stato perdonato con l’organizzazione
di una festa; è la festa della sorella di John, va bene ma a mio parere e modo
di vedere le cose non è sufficiente come scusante.
...
Ad essere sincera, rileggendo ora la prima parte della recensione
riconosco di essere stata abbastanza malvagia nei confronti di questo libro, ma
subito da primi capitoli il romanzo non mi ha coinvolto anzi; solo verso gli
ultimi due o tre ha cominciato a tenermi un poco incuriosita. Ma per il resto
non è certo uno dei miei libri preferiti.
Per carità! Ho letto di peggio – c’è sempre, quello c’è sempre! -
, ma non posso nemmeno mettere in paragone questo libro con tanti altri letti
che, nonostante non rientrino fra i miei preferiti, sono molto meglio.
Mi spiace molto, il titolo prometteva bene e anche la trama non
era male in fondo, ma nel durante e nella conclusione non c’è stata alcune
favilla.
Se mai qualcuno dovesse chiedermi se vale la pena di leggerlo, la
mia risposta sarebbe crudele ma almeno sincera:
“Credimi, meglio cambiare scansia in libreria o scorrere nelle
recensioni. Proprio non ci siamo.”
Voto: 5/10.
Crystal.
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